La lettera congiunta delle due società scientifiche oculistiche e dell’associazione federativa nazionale ottici pone l’accento su una pubblicità del noto marchio presente nella grande distribuzione in cui si evidenzia l’uso improprio di un esame medico specialistico, il “fundus oculi”, tramite attrezzature diagnostiche poste nello “spazio salute” all’interno del supermercato gestito da personale non medico.