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Microplastiche nei tessuti endoculari

di Vittorio Picardo

Recenti studi condotti da ricercatori cinesi hanno individuato la presenza di microplastiche nell’umor vitreo sollevando preoccupazione per la salute oculare.  

 

Il grave inquinamento che l’uomo moderno produce quando abbandona materiali plastici in natura provoca conseguenze letali e irreversibili.

Ad esempio, il ritrovamento di materiali plastici all’interno del corpo di numerosi pesci, che finiscono facilmente nelle nostre tavole, è una notizia comune e acquisita.

Oggi, la ricerca scientifica nei numerosi campi della medicina sta denunciando la drammatica presenza di microparticelle plastiche in differenti cellule dei vari organi del nostro corpo.

Sono ormai parecchi i lavori in letteratura che dimostrano come le microparticelle plastiche, con dimensioni di 50 micron circa, colonizzano diversi organi e tessuti in maniera indiscutibile e con conseguenze funzionali non ancora comprese.

Di recente, a fine 2024, sono stati pubblicati alcuni studi di autori cinesi, che hanno identificato questo stesso tipo di microparticelle nell’umor vitreo. La notizia è importante e sconvolgente perché non sono ben chiari gli effetti che questi “corpi estranei” potranno produrre nei nostri occhi. Certamente, la ricerca internazionale si è già attivata e la notizia non è sfuggita nemmeno ai media nazionali, che nei primi giorni di febbraio hanno diffuso questa notizia, che ha destato curiosità e interesse nell’opinione pubblica.

Il mondo verde “eco-sostenibile” in cui tutti noi piacerebbe vivere è, forse, già fortemente inquinato da noi stessi, fino addirittura a penetrare nel nostro organismo anche nelle sedi anatomiche più impensabili.