Esame fondo oculare nello spazio salute Conad? Siso, Aimo e Federottica scrivono una lettera ai vertici dell’azienda e alla FNOMCeO per pubblicità inappropriata: «Servono professionisti qualificati»
La lettera congiunta delle due società scientifiche oculistiche e dell’associazione federativa nazionale ottici pone l’accento su una pubblicità del noto marchio presente nella grande distribuzione in cui si evidenzia l’uso improprio di un esame medico specialistico, il “fundus oculi”, tramite attrezzature diagnostiche poste nello “spazio salute” all’interno del supermercato gestito da personale non medico.
Destinatari della missiva, che ha come oggetto “Richiesta di intervento urgente riguardo a pubblicità inappropriata e potenziale rischio per la salute pubblica”, sono il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Filippo Anelli e l’amministratore delegato del Gruppo Conad Danilo Toppetti e, per conoscenza, la responsabile concept parafarmacia Conad Marinella Ciraolo.
A sollevare l’attenzione è una pubblicità (nella foto un’immagine della brochure) in cui «si evidenzia l'uso improprio di un esame medico specialistico, il fundus oculi, effettuato tramite attrezzature diagnostiche inserite in uno “spazio salute” interno ai supermercati Conad gestito da personale non medico e, probabilmente, refertato a distanza da uno specialista.
Questa pratica è inaccettabile – si legge nella lettera firmata da Alessandra Balestrazzi, presidente Aimo, Teresio Avitabile, presidente S.I.S.O. Ets, e Andrea Afragoli, presidente Federottica – L'utilizzo di strumentazione, seppure all'avanguardia, non può sostituire l'esperienza e la competenza specifica di uno specialista in oftalmologia, essenziale per una diagnosi accurata tanto più se si parla di patologie retiniche. La retina è un tessuto complesso e delicato; la scoperta, l'identificazione e il trattamento di lesioni oculari, come le rotture retiniche periferiche, richiedono non solo l'uso di tecnologia avanzata ma anche anni di formazione e esperienza.
Alcune condizioni, se non diagnosticate tempestivamente, possono portare a gravi conseguenze, quali il distacco retinico o a misconoscere altre patologie come quelle tumorali, infiammatorie e degenerative. La promozione di tali pratiche all’interno di supermercati, in assenza di personale medico, come evidenziato nella pubblicità, può indurre i pazienti a sottovalutare condizioni mediche che richiedono una valutazione specialistica approfondita e potrebbe recare potenziali danni irreversibili per la salute pubblica.
È quindi fondamentale – si precisa nella lettera – che tale strumentazione venga utilizzata esclusivamente sotto la supervisione di professionisti qualificati e prontamente formati, per evitare che mani inesperte possano utilizzarla in mancanza delle necessarie competenze e della giusta professionalità. Confidiamo nel vostro sollecito intervento per porre rimedio a questa situazione pericolosa e per garantire che la salute della nostra popolazione non venga compromessa. È nostro dovere tutelare la salute visiva e garantire pratiche mediche responsabili», conclude la lettera.
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